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Dolomiti e Cadore

Dolomiti e Cadore

San Pietro di Cadore

L'Hotel Stella Alpina sulle Dolomiti è ideale per turisti ed escursionisti alla ricerca di una sistemazione comoda per le proprie vacanze oppure di un punto di partenza privilegiato per gli innumerevoli percorsi tra le stupende montagne del Cadore. Per chi cerca un alloggio di buona qualità e un albergo a pochi passi dalla Val Visdende e dall'Austria a prezzi vantaggiosi per tutta la famiglia, l' Hotel Stella Alpina è l’alloggio perfetto, con innumerevoli possibilità di svago e relax a due passi dalla propria camera, perfetto family hotel sulle Dolomiti mezza pensione o pensione completa adatto anche per i più piccoli.

Cosa visitare

In passato il paese veniva chiamato Oltrerino (Otarìn nella parlata locale): infatti il suo confine con il comune di Santo Stefano era segnato dal torrente Rin (parola comelicana di origine celtica che significa "torrentello"). La denominazione del comune fu quindi San Pietro fino al 1868; dal 1868 al 1957 fu San Pietro Cadore. Nel 1869 la frazione di Valle fu distrutta da un incendio.

Palazzo Poli-De Pol
è oggi la sede ufficiale del comune di San Pietro di Cadore, con gli uffici, la biblioteca e l'archivio comunale. Questo palazzo, considerato una delle più belle ville del Cadore, venne commissionato nel 1665 dalla famiglia Poli, potente schiatta di notai che esercitava il commercio del legame. Il capitale imponente, accumulato con queste attività, permise loro di comprare l'ingresso nella nobiltà veneta versando nel 1663 alla Serenissima oltre 100.000 ducati. Poco dopo cominciò la costruzione del palazzo, che rimanda a caratteristiche tipiche delle ville venete: esso rappresenta il più riuscito trapianto in Cadore dell'architettura gentilizia di pianura. La facciata dell'edificio è attribuita a Baldassarre Longhena. Un bel ciclo di affreschi, legati a Girolamo Pellegrini, è presente in tre sale al piano nobile. Raffinato anche il ballatoio ligneo interno. Il palazzo venne ceduto nel 1813 alla famiglia De Pol, che la conservò fino al 1930, allorché il Comune di San Pietro l'acquistò, trasformandola in municipio.

Palazzo Cesco
l'elegante villa affrescata settecentesca nella borgata di Mare, appartenuta alla famiglia Cesco, è oggi di proprietà privata e non è dunque accessibile al pubblico. Interessante sull'esterno una meridiana ad ore italica, decorata con l’immagine della morte armata di falce.

Chiesa di S. Pietro Apostolo
La chiesa di San Pietro è parrocchiale dal 1857, dopo il distacco da Santo Stefano: l'edificio è di stile gotico, eretto nel sec. XIII e ampliato nel '700. Esso presenta una pala con i Ss. Paolo, Pietro e Simone, attribuita a Marco Vecellio.

Museo Etnografico Casa Angiul Sai
Situata nella frazione di Costalta in uno dei fabbricati storici più suggestivi, raro esempio di dimora arcaica, questa casa-museo è dedicata all'architettura rurale montana. Sviluppata su tre piani, essa si divide in due parti: l'abitazione e i vani a destinazione rurale. Il museo, oltre a testimoniare il modo tradizionale di vivere della vallata disponendo di appositi itinerari di visita, ospita anche mostre temporanee (scultura, artigianato, fotografia).

La miniera di Salafossa
Lungo la SR 355 sul fiume Piave in prossimità della frazione di Presenaio, nella località di Salafossa è stata svolta dal 1959 al 1986 un'attività mineraria, con estrazione di zinco (un quarto della produzione italiana) e piombo. Tra i maggiori giacimenti delle Alpi, la miniera nel suo periodo d'attività ha dato lavoro a circa 250 persone, rappresentando la maggior fonte di reddito per il Comelico Inferiore. Le sue strutture - esempio di moderna tecnica mineraria, oggi dismesse, si svolgono soprattutto in galleria: la miniera di Salafossa costituisce anzi un notevole esempio di archeologia industriale sotterranea. Le prime testimonianze di sfruttamento della miniera tuttavia riportano molto più indietro, al 1544. Il sito, in disuso, è visitabile previo contatto dell'Ufficio Turistico a Santo Stefano di Cadore.
( fonte wikipedia )